Talassemia e malaria: quando una malattia offre un vantaggio selettivo rispetto a un’altra!

Basta osservare due mappe che mostrano la diffusione della malaria e quella della Talassemia per notare qualcosa di molto curioso: sono abbastanza sovrapponibili. Ma come è possibile? Il motivo risiede nel fatto che la Talassemia offre un vantaggio selettivo, a chi ne è affetto, per resistere alla malaria.

Per capire le ragioni di ciò dobbiamo comprendere, brevemente, i principi di entrambe le malattie. La malaria è una malattia infettiva, i plasmodi che ne sono responsabili vengono trasportati da un tipo di zanzara (Anopheles). I plasmodi sono parassiti che entrano nei nostri globuli rossi e lì si replicano, portandoli a distruzione. Per questo motivo le persone affette da malaria hanno gravissime anemie e altri disturbi spesso mortali.

La Talassemia, invece, è una malattia ereditaria che colpisce alcuni geni responsabili della sintesi dell’emoglobina, la proteina che è presente nei globuli rossi e che lega l’ossigeno trasportandolo in giro nel corpo. I globuli rossi delle persone con Talassemia hanno un ciclo di vita più breve, e altre caratteristiche strutturali, per cui il plasmodio ha più difficoltà ad infettarli. Inoltre, secondo un ulteriore studio[1], i talassemici hanno più globuli rossi e questo li porta a sopportare meglio le condizioni di anemia indotte dalla malaria.

Tuttavia, la Talassemia rimane una condizione con un ampio spettro di sintomi, da lievi a molto gravi. Per i talassemici è davvero importante poter contare sulle donazioni di sangue, per questo è utile ricordare a tutti che donare sangue è un gesto che non costa nulla ma può fare la differenza nella vita di molti.

Normalmente una persona sana può donare sangue fino a 4 volte l’anno, mentre la persona con Talassemia grave necessita di trasfusioni regolari, mediamente una trasfusione ogni 2-4 settimane.

Servono mediamente 50 donazione per coprire il fabbisogno annuale di un talassemico.


Per poter donare sangue sono richiesti:

  • età compresa tra i 18 e i 65 anni (in alcuni casi è possibile donare fino a 70, previo il consenso del medico selezionatore)
  • peso corporeo minimo di 50 chilogrammi
  • buono stato di salute.

Inoltre, prima di poter donare il medico dovrà verificare che vi siano altre condizioni necessarie per la donazione:

  • Pressione arteriosa:

Sistolica inferiore o uguale a 180 mmHg.

Diastolica inferiore o uguale a 100 mmHg.


  • Frequenza cardiaca:

Regolare, compresa tra 50 e 100 battiti/minuto.


  • Livelli di emoglobina:

Uguali o superiori a 13,5 g/dL nell’uomo.

Uguali o superiori a 12,5 g/dL nella donna.


[1]

Fowkes et al. PLoS Med. 2008 Mar 18;5(3):e56.